presentazione

21/2/11

Il Pulcinella ‘affamato’ di Daniele Ridolfi


Riporto l'articolo appena uscito su http://spaghettibcn.com/ oggi 21 febbraio 2011

Il Pulcinella ‘affamato’ di Daniele Ridolfi

La libertad es un pedazo de queso” (la libertà è un pezzo di formaggio), sostiene il Pulcinella interpretato da Daniele Ridolfi, che sarà in scena domenica 27 febbraio, alle 19:00 al Centre Cívic El Col – La Bruguera (entrata gratuita).

Daniele Ridolfi, attore di teatro, 30 anni, umbro, vive a lavora all’estero da oltre 6 anni e a Barcellona da 5. La sua carriera l’ha iniziata in Italia, sui trampoli, con una compagnia di teatro di strada. Parte a Parigi e studia tecnica gestuale e corporale per mimo nella scuola Etienne Decroux. In Italia, con Antonio Fava, apprende la recitazione della Commedia dell’Arte ed è qui che avviene il suo “primo incontro” con la maschera di Pulcinella : “… forse l’ha scelta il mio maestro, forse è la maschera che ha scelto me… non lo so …” dice Ridolfi.

A Barcellona lo s’incontra all’Aquarella, un teatro-ristorante di Gran Via, dove si fa Music Hall. I suoi sono numeri comici nello stile del cabaret classico.

Debutta con lo spettacolo “Pulcinella. Tengo Hambre”, la cui prima serata viene offerta gratuitamente “agli amici” e a chi avrà voglia assistere alle peripezie di questo Pulcinella attanagliato quotidianamente dal quesito “mangiare o non mangiare?”

È uno spettacolo di respiro europeo: un regista francese, Camille Payet e testi scritti dal regista cinematografico italiano Roberto Constantini e dall’interprete stesso.

Spaghetti BCN intervista Daniele Ridolfi

Spaghetti BCN. Daniele, parlaci del tuo spettacolo.
Daniele Ridolfi. È un monologo divertente della Commedia dell’Arte, recitato da Pulcinella. Una versione personale. Ognuno la sua maschera la fa sua. Il mio è un Pulcinella immigrato, arrivato dall’Italia e che vive varie disavventure. È un anti-eroe e fa tutto al contrario.

S.B. È un immigrato dall’Italia attuale, o potrebbe appartenere a epoche diverse?
D.R. È italiano, ma nel mio immaginario è atemporale. Certo è anche calato nella realtà di oggi. Appartiene a questo secolo e a quello appena passato.

S.B. Fai dei riferimenti alla politica italiana?
D.R. Non ci sono riferimenti diretti. Però sono aspetti che filtrano in tutti i suoi comportamenti, i suoi atteggiamenti e le sue paure. Lui è il risultato del mondo attuale. Non è un contestatore, a volte vorrebbe contestare ma lo fa per questioni troppo personali. Comunque sia, è un passivo, subisce e si adatta e per questo …. non muore mai, come “un’erba cattiva”.

S.B. Lo spettacolo è in castigliano?
D.R. Si, vivendo in Spagna, mi esprimo in spagnolo. Però Pulcinella fa suo questo linguaggio e la sua lingua è quella di un immigrato, con accento italiano, con parole inventate. Si fa capire anche se non conosce perfettamente la lingua.

S.B. Un giorno porterai questo spettacolo in Italia?
D.R. L’idea c’è. Però questo spettacolo è pensato soprattutto per girare l’Eruopa. Sono molto felice di recitare nel paese che mi ospita ma anche per gli Italiani all’estero: persone che, come me, si sono aperte al mondo.

S.B. Una frase, un motto dello spettacolo.
D.R. Beh, corrisponde all’immagine del Pulcinella “perdente” che porto in scena. È una frase che adoro e recita: “se c’è da pestare una merda … sta sicuro che passo io.

Pulcinella Tengo Hambre
Centre Cívic El Col – La Bruguera
Carrer de l’Aldea, 15/17 (M. L5 El Coll-La Teixonera)
Quando: domenica 27 febbraio alle 19:00
Prezzo: Entrata gratuita